Riparte il Progetto “Archeologia sperimentale a scuola”

Nelle giornate 8, 10 e 11 Aprile 2017 le classi prime del Liceo Scienze Applicate e dell’Istituto Tecnico Industriale“Antonio Meucci” hanno ripreso il progetto di “Archeologia sperimentale a scuola”, già avviato con le fasi dell’accoglienza e con le visite presso l’Antiquarium di Numana e  l’area archeologica in località “I Pini” di Sirolo; quest’ultima è l’unico sito nelle Marche in cui è attualmente possibile visitare un settore di necropoli picena, dove è stata rinvenuta la nota “tomba della Principessa” dall’archeologo dott. Maurizio Landolfi.

Gli studenti hanno successivamente incontrato nella biblioteca scolastica l’archeologo ed ex Ispettore della Soprintendenza Archeologica delle Marche, che ha invitato studenti e famiglie anche all’apertura straordinaria dell’Antiquarium del 2 Aprile scorso in occasione della quale ha illustrato, invece, i giochi dei bambini piceni attraverso le raffigurazioni dei vasi e i reperti trovati nelle tombe.

L’attività di laboratorio di Archeologia Sperimentale è stata introdotta da una conferenza della dott.ssa Ciccarelli sulle abitudini alimentari presso le antiche civiltà, deducibili dai ritrovamenti di resti fossili e di reperti in alcune aree più note tra i siti protostorici in Italia. In un’area esterna la scuola è stata curata la parte operativa dagli archeologi di Officina Temporis, Elena Ciccarelli e Alberto Rossi: gli studenti delle classi a turno si sono impegnati nella realizzazione dell’installazione di unapiastra di cottura  per approfondire la tematica della cottura di alimenti con tecniche antiche,  utile per gli alunni della classe 1 ALsa anche come approfondimento in relazione all’UdA sperimentale su “Il cibo nella Storia”, curata dalla Prof.ssa Raffaella De Sanctis; successivamente gli studenti, assistiti dalle docenti Laura Ramadori, Carla Cesari e Chiara Ruzzo, si sono anche cimentati nella macinazione di chicchi di grano su macine in pietra per ottenere la farina, realizzare e cuocere poi, secondo i metodi delle civiltà protostoriche, una piadina che poi hanno mangiato in piccole porzioni. L’attività si è svolta in prossimità della porzione di  capanna preistorica realizzata lo scorso anno dalle classi prime sotto la guida di Officina Temporis.

 

Prof.ssa Raffaella De Sanctis

(Addetto Stampa per la Sede di Castelfidardo)