Gli studenti incontrano Viola Ardone, autrice del romanzo “Il treno dei bambini”

nell'ambito della rassegna "Meucci Passione d'Autore 2"

Giovedì 8 aprile, 140 studenti del nostro Istituto hanno avuto il piacere di ascoltare, in videoconferenza, la scrittrice Viola Ardone, dopo aver letto ed analizzato il romanzo “Il treno dei bambini”. L’iniziativa è stata prevista nell’ambito della rassegna “Meucci Passione d’Autore 2”, che ha già visto come ospiti, nei mesi precedenti, lo scrittore Gabriele Clima e il critico letterario Roberto Filippetti proprio con l’obiettivo di trasmettere nei giovani l’idea della lettura e della letteratura come esperienze vive e coinvolgenti.

L’incontro con la terza ospite del progetto è stato molto ricco ed emozionante, anche grazie alle recensioni rielaborate con musica, parole ed immagini svolte dagli studenti, che hanno fatto da cornice all’intera videoconferenza e hanno dimostrato come la storia sia stata capace di appassionare le menti e i cuori. Le classi hanno potuto esporre le proprie riflessioni all’autrice e le domande, suscitate dalla curiosità. “Siete riusciti a cogliere tutti gli elementi principali di ciò che ho scritto”, ha detto l’autrice, complimentandosi per la bellezza dei lavori svolti. “Il treno dei bambini”, pubblicato nel 2019 e da subito un caso editoriale, racconta una delle pagine di storia meno conosciute: quella di un’Italia spaccata a metà dopo la seconda guerra mondiale, quando a molte famiglie del Sud Italia, vivendo in povertà assoluta, non resta alternativa che separarsi dai propri figli e farli salire nei cosiddetti “treni dei bambini” che li avrebbero portati al nord, dove avrebbero trovato famiglie adottive disposte a prendersi cura di loro trattandoli come figli propri. In questo contesto si inserisce la storia del giovane protagonista, Amerigo, un bambino spigliato, intelligente e sensibile che ad un certo punto si troverà al bivio tra due mondi e sarà costretto a fare una scelta dolorosa ma che gli consentirà di gettare semi nuovi, alla ricerca del proprio destino. Attraverso il percorso di formazione del protagonista e il suo riscatto sociale, la storia declina i temi della solidarietà, dell’accoglienza ma anche della separazione dalla propria famiglia e della ricerca di se stessi, temi quanto mai attuali e imprescindibili nell’orizzonte formativo dei giovani.

Un sentito ringraziamento a Viola Ardone, per averci regalato questa storia preziosa e coinvolgente e per averci aperto una pagina del Novecento ancora poco conosciuta! Per tutti, l’appuntamento al successivo incontro della rassegna “Meucci Passione d’Autore 2” è al 6 maggio, con Roberto Filippetti e “Eugenio Montale. Il muro e Clizia”.