“Dare forma alle idee per resistere al caos”

Martedì 14 marzo l’ultimo incontro della rassegna “Passione d’Autore”

Il 14 marzo presso la Biblioteca della sede fidardense del nostro Istituto si è svolto l’incontro conclusivo della rassegna “Passione d’Autore”, dedicata ad Italo Calvino nel centenario della sua nascita, dal titolo “Dare forma alle idee per resistere al caos” tenuto dalla prof.ssa Michela Meschini dell’UNIMC.
La relatrice ha fornito alcune chiavi di lettura di uno dei testi più famosi e studiati dell’ultimo Calvino, ascrivibile alla cosiddetta fase combinatoria-postmoderna: Le città invisibili, un libro che ha come nucleo tematico centrale la descrizione di ben 55 città immaginarie fatta da Marco Polo a Kublai Kan e che si basa su un’idea di testo come “rete entro la quale si possono tracciare molteplici percorsi e ricavare conclusioni plurime e ramificate”.
Ogni città, infatti, diventa emblema “della molteplicità del mondo con le sue ambiguità e i suoi contrasti” in “una struttura sfaccettata in cui ogni breve testo sta vicino agli altri in una successione che non implica una consequenzialità o una gerarchia”: si potrebbe infatti leggere il libro per categoria tematica (ad esempio tutte le città sottili), oppure partendo dalla fine anziché dall’inizio, o leggendo soltanto i corsivi della cornice narrativa, o addirittura aprendo il libro a caso.
Perché creare un libro così? Qual è il senso? È solo un gusto per il gioco combinatorio? Come avrebbe voluto Calvino, non si può dare un’interpretazione univoca, ma emerge chiaramente una volontà organizzatrice che cerca di comporre i frammenti del caos e di dare forma all’entropia del mondo. Non a caso nel celebre explicit del libro si fa appello a noi lettori e al fatto che il desiderio di non arrendersi all’informe implica una scelta etica e morale: “cercare chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.
Non poteva esserci conclusione migliore per la Rassegna, il cui obiettivo era quello di avvicinare gli studenti ad un classico della letteratura del Novecento.

Ora non ci resta che aspettare gli elaborati per il concorso finale! Che vinca il migliore!!!