Immersione nelle foreste, un bagno di salute

Tuffarsi nel verde per ritrovare equilibrio e benessere e per imparare, dalle piante, l’importanza di fare rete e creare relazioni.

Il nostro Istituto ha organizzato, per le classi seconde fidardensi, lezioni all’aperto alla Selva di Castelfidardo allo scopo di favorire la socialità e migliorare il processo di apprendimento.
Accolti dai volontari della Fondazione Ferretti e dal presidente Eugenio Paoloni, gli studenti hanno appreso la storia e le caratteristiche naturalistiche del luogo che, con le sue 75 diverse tipologie di alberi, rappresenta un unicum in Europa, poi si sono letteralmente tuffati nel bosco.
Piedi nudi, occhi chiusi e assoluto silenzio per entrare in contatto diretto con la natura, le classi sono state guidate nel cuore della Selva. Lontane dal caos cittadino e dalle distrazioni della quotidianità, hanno vissuto l’esperienza di connettersi con l’ambiente circostante attraverso i cinque sensi: hanno annusato l’aroma delle cortecce, osservato le sfumature di verde, tastato le diverse consistenze del terreno e ascoltato i rumori del bosco.
Ritrovare benessere ma non solo: le piante, attraverso il loro sofisticato sistema di comunicazione, sono in grado di insegnarci come tessere relazioni durature. Si chiama wood wide web, è l’intricatissima rete sotterranea di radici e funghi capace di mettere in connessione gli alberi, trasportando nutrienti e informazioni chimiche su come affrontare al meglio il clima e l’ambiente locale. Una versione botanica del classico “l’unione fa la forza”! Dopo aver ascoltato con attenzione la spiegazione, gli studenti si sono cimentati in un role play e ciascuno di loro si è trasformato in un albero.

L’attività ha dimostrato come un singolo esemplare faccia fatica a resistere alle numerose intemperie esterne, mentre diventa molto più forte e resistente quando riesce ad intrecciare le sue radici e i suoi rami a quelli di altri, creando una rete stabile e ricca. Ecco compiuta la trasformazione: gli alberi sono diventati selva.
Prima di concludere l’esperienza, un’ultima attività: disposti in cerchio i ragazzi hanno fatto passare una corda dietro le proprie schiene poi si sono lasciati andare all’indietro notando, con sorpresa, che tutti restavano sospesi senza cadere a terra.

Quando, in un ecosistema così come in una società, tutti gli elementi si sincronizzano e cooperano, il risultato non può che essere l’equilibrio!