Abito originale del Kazakistan alla sfilata del Bruno da Osimo

In passerella gli abiti prodotti dalle ragazze dell’Istituto Superiore Osimo “Laeng” Castelfidardo con i bambini dell’Istituto Comprensivo Bruno da Osimo

In passerella gli abiti prodotti dalle ragazze dell’Istituto Superiore Osimo “Laeng” Castelfidardo con i bambini dell’Istituto Comprensivo Bruno da Osimo come co-produttori ed indossatori

 E’ il risultato del progetto di integrazione culturale tra i due istituti che ha generato ventidue abitidi tredici diverse nazionalità

 Osimo, 27 Gennaio 2016 – E’ al Bruno da Osimo sabato 30 gennaio alle ore 10.30 la sfilata conclusiva del progetto d’integrazione culturale “Ti presento la mia terra”, con i ventidue abiti di tredici diverse nazionalità tra cui un abito originale del Kazakistan, in passerella.

L’abito in velluto nero con inserti grigi, che riproducono motivi tipici della cultura di questo paese, è originale. Appartiene al bambino che lo indossa, confezionato e donato a lui dalla nonna. A fianco a questo c’è l’altro abito in tessuto verde, realizzato dalle quindici studentesse dell’Istituto Superiore Osimo “Laeng” Castelfidardo, con la partecipazione dei bambini dell’Istituto Comprensivo Bruno da Osimo, che per l’occasione diventano anche indossatori.

Sono ventidue gli abiti confezionati per raccontare gli stili e le culture di tredici diversi paesi, nel progetto d’integrazione tra popoli, istituti scolastici, docenti e studenti, voluto dai dirigenti dei due istituti scolastici e portato avanti con grande entusiasmo dai docenti, dagli studenti e perfino dai genitori. Tra i paesi rappresentati ci sono anche Albania, Tunisia, Romania, Moldavia, Senegal, Kazakistan, Marocco e India, paesi da cui provengono i bambini.

La sfilata è il secondo evento del progetto, che segue la prima sfilata del 10 gennaio organizzata al Laeng di Osimo Castelfidardo, ed è quello conclusivo. “Ti presento la mia terra” prevede che, con l’occasione della realizzazione, i bambini delle quarte e delle quinte classi analizzino le varie fasi della lavorazione, assistendo ed a volte partecipando attivamente sotto la supervisione delle studentesse del corso Moda del “Laeng”.


I bambini hanno così scoperto le varie fasi di lavorazione, dall’ideazione e progettazione, alla realizzazione del modello, per passare poi alla fase realizzativa del taglio e della confezione, in cui le mani esperte delle studentesse del “Laeng” hanno giocato il ruolo principale. In alcuni casi gli abiti sono stati costruiti ex-novo, in altre situazioni sono stati rivisitati gli abiti che le stesse famiglie dei bambini hanno donato per l’occasione.

“Un modo nuovo e fattivo – dice Corrado Marri, dirigente dell’Istituto Superiore Osimo “Laeng” Castelfidardo – di costruire reali occasioni per far integrare persone e culture, facendole lavorare ad un progetto comune ed usando la storia individuale.”

L’integrazione passa anche per la musica. Infatti l’evento “è accompagnato da brani musicali occidentali ed attuali che gli studenti del Laeng riproducono cantando e suonando” – aggiunge Elisabetta Monticelli Cuggiò, dirigente dell’Istituto Comprensivo Bruno da Osimo, che prosegue aggiungendo “lo scambio di conoscenze ed esperienze anche tra istituti scolastici, prevede che le ragazze del Laeng insegnano moda ai bambini del “Bruno da Osimo” e quest’ultimo istituto insegna musica ai ragazzi del Laeng”.   

Così nella sfilata si invertono i ruoli, i bambini del “Bruno da Osimo” sono i baby modelli e tredici studenti del “Laeng” sono i componenti del complesso musicale che accompagna l’evento, riproducendo brani musicali di grandi successo, tra cui “Suffocating” di Blake Shelton, “Whisper” degli Evanescence, “The Lion sleep tonight”.

Laura Marinelli

Abito di bruno

Locandina