ALLA FENICE di OSIMO LA PREMIAZIONE DELLA SETTIMA EDIZIONE DEL CONCORSO “UNA PERLA PER SHLOMO”

Giovedì 13 febbraio 2020 si è svolta la premiazione della settima edizione del concorso “UNA PERLA PER SHLOMO”, ideato ed organizzato dall’IIS LAENG MEUCCI.
Quattro gli istituti comprensivi di Osimo e Castelfidardo che hanno partecipato, 90 le opere pervenute, tra manufatti artistici, opere multimediali, poesie e racconti. Un lavoro non facile quello della giuria, composta dalla dott.ssa Valeria Dentamaro, dalla prof.ssa Paola Bitocchi e dalla dott.ssa Frida Paolella. Sul palco, la dott.ssa Dentamaro ha voluto sottolineare l’alto livello delle opere in concorso e in particolare la creatività e l’originalità.
Per la sessione artistica: primo premio a Melissa Scopini, classe terza C, I.C Mazzini di Castelfidardo con l’opera  “L’inganno”; secondo premio a Celeste Ghergo, classe terza E, I.C. Caio Giulio Cesare con l’opera  “False promesse”; terzo premio a Marzocchini Arianna, classe terza E, I.C. Caio Giulio Cesare – opera: “Scarpette rosse”.
Per la sessione letteraria: primo premio a  Maria Luce Maggiore, classe terza C, I.C. Caio Giulio Cesare con l’opera  “Mi chiamo Alex e sono ebreo”; secondo premio a Marina Adamo e Chiara Cittadini ,classe terza  D, iI.C. Mazzini con l’opera “oltre il filo”; terzo premio a Giorgia Savoca, Angelica Picciafuoco, Melissa Stoduto classe terza C,  I.C.  Mazzini.
Inoltre cinque menzioni per ciascuna delle categorie e una menzione speciale alle classi 3C/3D/3E dell’Istituto Comprensivo Trillini che hanno creato per l’occasione un coro e si sono esibite al termine della cerimonia di premiazione in un canto della tradizione ebraica.

Ospite d’onore il professor Mario Venezia, figlio di Shlomo e Presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma, che ha rivolto parole di apprezzamento e di riconoscenza a quanti si sono adoperati nella realizzazione del concorso e rivolgendosi agli studenti ha detto loro di considerarsi “tutti vincitori” per il solo fatto di aver partecipato ad un’iniziativa così importante per lo sviluppo di una coscienza condivisa per dire no ad ogni forma di discriminazione.