27 gennaio 2023, Giorno della Memoria

Coinvolgente e toccante cerimonia tenutasi nella biblioteca della sede di Castelfidardo che ha visto “protagonisti di memoria” gli studenti.

La vera Memoria non può essere relegata allo spazio di una commemorazione annuale ma è quella che va alimentata e custodita tutti i giorni, giorno per giorno. Con questa consapevolezza, nel nostro Istituto la Giornata della Memoria ha costituito il momento di condivisione di attività, esperienze e percorsi che si sono svolti nei mesi precedenti e che proseguiranno in quelli successivi.
Coinvolgente e toccante è stata la cerimonia che si è tenuta nella biblioteca della sede di Castelfidardo e che ha visto “protagonisti di memoria” gli stessi studenti, coinvolti nella presentazione, nell’interpretazione di personali poesie, nella realizzazione di video sulle tematiche affrontate, nell’esecuzione di brani musicali, nella regia e nella parte tecnica. La riflessione, condivisa in videoconferenza in tutte le classi a compendio dei vari percorsi svolti sulla Shoah, ha rappresentato un momento commosso di adesione corale al dovere della memoria e ai principi fondanti della dignità umana.
Presente all’intera manifestazione anche il Presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini, che ringraziamo, e che ha sottolineato “il ruolo dell’impegno di una generazione giovane su cui la comunità nazionale e marchigiana crede e punta perché possa contribuire, con le proprie azioni, a migliorare la comunità stessa”. Un sentito ringraziamento anche alle altre autorità intervenute, alla responsabile della segreteria dell’Assemblea Legislativa Monica Bordoni, alla vicesindaco e assessore all’Istruzione del Comune di Castelfidardo Romina Calvani e all’assessore all’ambiente e pari opportunità Amedea Agostinelli.
A conclusione del momento di riflessione condiviso la cerimonia si è spostata presso la “Stella di David” nel giardino della scuola, dove gli studenti della 3ªAit e tutti i rappresentanti di classe si sono recati per il conferimento dell’incarico di “Custode della Memoria” al loro compagno Alessandro Palazzi.
Una settimana densa di eventi dunque, che ha visto anche una delegazione di docenti delle due sedi a Roma, al Teatro dell’Opera, il 23 gennaio, ospiti di in una serata organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in collaborazione con la Fondazione Museo della Shoah, per assistere alla prima del documentario “Il respiro di Shlomo” di Marcello Pezzetti, regia di Ruggero Gabbai.
L’opera è stata dedicata a Shlomo Venezia, testimone della Shoah che ad Auschwitz-Birkenau fu costretto assieme agli altri Sonderkommando a lavorare nelle camere a gas, morto dieci anni fa.
Shlomo Venezia è stato anche l’ispiratore della manifestazione annuale, organizzata dal nostro Istituto, “Una perla per Shlomo”. L’evento, a cui hanno partecipato 1800 persone, è stato aperto dai saluti di Noemi Di Segni, Presidente dell’, da Mario Venezia, Presidente della Fondazione

Museo della Shoah e Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro dell’Opera. Introdotto da Viviana Kasam, il pubblico ha potuto inoltre ascoltare il violino di Jan Hillebrand, grazie alle musiche recuperate ed arrangiate dal Maestro Francesco Lotoro. Nel corso della serata sono stati suonati dei brani con uno dei rarissimi violini originali, restaurato, che veniva utilizzato ad Auschwitz-Birkenau. E proprio alla musica concentrazionaria, ovvero alla musica composta in qualche modo nei campi di concentramento, sono state dedicate alcune delle attività che, nella mattinata del 27 gennaio, si sono svolte nelle classi della sede di Osimo, insieme alla visione di alcuni filmati di interventi di testimoni diretti della tragedia della Shoah, come Sami Modiano.